Separazione – Shopping compulsivo costituisce violazione dei doveri matrimoniali.

pubblicato 26 nov 2013, 14:49 da Nicola Massafra
La Suprema Corte ha statuito che “La patologia dello shopping compulsivo, quale disturbo della personalità caratterizzato da un impulso irrefrenabile ed immediato ad acquistare e da una tensione crescente, alleviata soltanto con l'acquisto di beni mobili, della quale il coniuge sia pienamente consapevole, tale da potersi ritenere capace di intendere e di volere, configura violazione dei doveri matrimoniali, ai sensi dell'art. 143 c.c., e costituisce giusta causa di addebito della separazione(Cass. civ. Sez. I, 18-11-2013, n. 25843).



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