Ricorso collettivo al TAR Lazio avverso il D.P.C.M. 03/11/2020 in relazione all’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto, alla chiusura delle attività, al coprifuoco ed alle generali misure sproporzionate rispetto all’emergenza invocata a loro giustificazione.

pubblicato 9 nov 2020, 02:19 da Nicola Massafra   [ aggiornato in data 21 ago 2021, 03:17 ]
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Con il DPCM del 03/11/2020 è stato esteso a livello nazionale il provvedimento della Regione Lazio relativo all’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto e sono state altresì disposte importanti limitazioni dei diritti costituzionali tra cui la libertà di circolazione (art. 16 Cost.), ma anche la libertà di riunione (art. 17 Cost.), la libertà religiosa (art. 19 Cost.), il diritto/dovere all’istruzione (art. 34 Cost.) la libertà di iniziativa economica (art. 41 Cost.) e la libertà personale di movimento (art. 13 Cost.).

Questo Studio Legale ha già predisposto e notificato un ricorso avverso il predetto DPCM per conto di un proprio assistito che lo ritiene viziato sia in ragione della generale non attendibilità dei dati posti alla base dell’attuale stato di emergenza (inattendibilità del valore diagnostico dei tamponi, dei metodi di refertazione degli stessi, della metodologia della raccolta dei dati con riferimento ai morti per covid ed al numero dei positivi), sia in relazione alla mancanza di proporzionalità e dell’illogicità delle misure poste in essere.
Dalla data di emissione della prima ordinanza della Regione Lazio n. Z00062 del 02-10-2020 sull’obbligo delle mascherine questo Studio è stato contattato da numerosi cittadini desiderosi di impugnare il predetto provvedimento, così come i successivi DPCM che ne confermavano il contenuto. Si è ritenuto di fornire un’informativa generalizzata a chiunque voglia aderire all’iniziativa del primo ricorrente con un intervento adesivo. 

NEWS
Il giorno 02/12/2020 si è tenuta l’udienza cautelare del ricorso R.G. 9321/2020  e con ordinanza del 04/12/2020 il TAR, pur rigettando la richiesta cautelare anche in ragione del nuovo DPCM,  ha evidenziato temi di approfondimento che fanno ben sperare per la prossima udienza di merito che lo stesso TAR ritiene necessaria per verificare ed approfondire i temi tutti sollevati nel ricorso. In particolare poi il TAR ha ritenuto che “l’eccezione di illegittimità del DPCM impugnato, in quanto espressione di un potere inesistente, deve essere approfondita in sede di merito”.
Ma anche dal punto di vista scientifico il TAR si pone molti dubbi ed evidenzia come “ …  l’attuale situazione sanitaria determinata dalla diffusione del virus COVID-19 è caratterizzata, anche nell’attuale momento, da significativi margini di incertezza scientifica, riguardanti - ad esempio - le modalità di trasmissione del virus, le terapie che possono essere utilmente implementate per mantenere o ristabilire la salute dei soggetti attinti dall’infezione, gli effetti a lungo termine di quest’ultima”.  Si procederà pertanto a richiedere la fissazione del merito ed allegare ulteriori elementi scientifici che possano dare conforto al ricorso depositato. 

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