L’assoluzione non preclude la possibilità di un licenziamento disciplinare per i medesimi fatti. Così la Cassazione:“In tema di rapporto tra giudizio penale e processo del lavoro, il giudicato penale di assoluzione non preclude al giudice del lavoro di procedere ad un'autonoma valutazione dei medesimi fatti, ai fini propri del giudizio civile, tenendo conto della loro incidenza sul particolare rapporto fiduciario che lega le parti del rapporto di lavoro. Può infatti verificarsi che detti fatti siano ritenuti dal giudice del lavoro rilevanti ai fini dell'adozione di un provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore, tanto da giustificarne addirittura il licenziamento, anche ove non costituiscano reato” (Cass. civ. Sez. lavoro, 10-09-2013, n. 20715). |
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